Gianni Morandi: “Molto vicino a Mihajlovic”

Gianni Morandi:
Gianni Morandi: "Molto vicino a Mihajlovic" Continua a lavorare in Tv ed è instancabile e loda il tecnico del Bologna, Gianni Morandi: "Molto vicino a Mihajlovic".

Gianni Morandi: “Molto vicino a Mihajlovic”

Continua a lavorare in Tv ed è instancabile e loda il tecnico del Bologna, Gianni Morandi: “Molto vicino a Mihajlovic”.

Ha terminato la stagione de L’isola di Pietro, la serie in onda su Canale 5 da venerdì.

Ecco alcuni passaggi della sua intervista riportata da Quotidiano.net.

Parla del dramma della figlia: “Era il gennaio del 1967, ed eravamo alla finale di Canzonissima.

Eravamo rimasti io e Claudio Villa, uno dei due avrebbe vintoLa notizia mi arrivò durante la notte. Fu una notte terribile.

Io e Laura eravamo sposati da un anno e quella era la nostra primogenita.

Ma morì poche ore dopo il parto per una grave crisi respiratoria.

Fu tremendo, non sapevo che fare. Claudio Villa mi disse: ‘Oggi devi cantare, domani piangerai’.

Sergio Zavoli mi tenne compagnia per tutta la notte, mi parlava con quella sua voce profonda e seria.

Restò con me tutta la notte e riuscì a farmi parlare per ore.

Quando entrai sul palco ero scombussolato, poi la musica partì e io cantai…

Ogni tanto mi rivedo la registrazione di quella serata e mi commuovo ancora”.

Gianni Morandi: “Molto vicino a Mihajlovic”

Su Mihajlovic: “Gli sono molto vicino, come d’altronde tutti i tifosi.

È un uomo coraggioso, l’anno scorso ha salvato la squadra e la dirigenza ha fatto bene a confermarlo anche per questo campionato.

Ha un’energia straordinaria. Dirige gli allenamenti dal letto d’ospedale, gli hanno piazzato tutta una serie di monitor, e dirige la squadra anche durante le partite…”.

Nella fiction di Canale 5 le continua a fare jogging. Lei ha 75 anni: come fa?

“Le ore di corsa sono rimaste uguali, però vado a una velocità minore”.

Stanno già parlando di una quarta serie…
“Non so se ce la farò. Dove trovo tutta questa energia? E’ un gruppo compatto, giriamo in un posto meraviglioso, ci sono pochi screzi, andiamo tutti d’accordo”.

Resta anche il cane…
“Mi riconosce, almeno credo mi riconosca, perché appena mi vede viene subito da me. Una volta gli animali per le riprese venivano trattati male, avevano un collare che produceva una scossa elettrica quando dovevano fare un certo movimento.

Ora invece, per fortuna, è tutto impostato sul gioco”.

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